La coupé-wagon

1971: Nasce la 1800 ES

All’alba degli anni ’70 la Volvo attualizza un suo grande successo del decennio precedente associando lo charme di una sportiva alla versatilità di una station

Non sono pochi, dieci anni, per un’automobile. È l’età alla quale, tuttalpiù, si offre alla vettura un lifting.

Non a caso fa scalpore la Volvo quando, a settembre 1971, presenta la 1800 ES. Che rappresenta lo sviluppo – e che sviluppo – di un modello che risale appunto al 1961. Non si tratta però di un restyling, ma di una radicale evoluzione.

La P 1800 S era una classica coupé; la 1800 ES (E sta per Estate, giardinetta in inglese) associa la sua anima sportiva alla versatilità derivante dal padiglione allungato e dal portellone. Una perfetta sintesi dei know-how del marchio, che di station wagon se ne intende.



Si scrive portellone, ma sarebbe più giusto leggere: lunotto. Perché questa è l’altra grande intuizione della 1800 ES: l’accesso al vano di carico si fa semplicemente aprendo il vetro posteriore, che è del tipo a giorno, senza cornici.

La maniglia e le due cerniere cromate sottolineano l’essenzialità di questo insieme. La targa, spostata sotto la lama del paraurti, non toglie spazio e lascia visualmente la scena a uno specchio di coda semplice e pulito.

Stile e funzionalità insieme: due valori di Volvo riuniti in un colpo d’occhio.



Con la 1800 ES un’auto sportiva diventa anche pratica.

Ci si può portare a spasso il cane, caricarci le sacche da golf e utilizzarla per i propri hobby senza rinunciare al piacere della guida brillante, grazie a un vigoroso motore a iniezione elettronica da 2 litri e 135 cavalli e alla posizione bassa del sedile.

Il cofano motore molto esteso e l’effetto “cab backward” che ne consegue le danno uno slancio e una personalità assolutamente unici. Il fianco è muscolare e nello stesso tempo elegante e leggero.

Per un breve periodo (per il model year 1972: serie W, nei codici di identificazione interna) la 1800 ES affianca la 1800 S, creando una sorta di gamma nella gamma.

E lasciando la possibilità di scelta tra la coupé tradizionale e la shooting brake, che è poi la definizione gergale della giardinetta sportiva.

L’anno successivo la calorosa accoglienza che il pubblico tributa alla ES comporta una razionalizzazione della gamma e la conclusione dell’avventura commerciale della 1800 a due porte, dopo quasi dodici anni di onorata carriera.