IERI, OGGI, DOMANI

La nuova EX30

Sta per arrivare la Suv più compatta mai costruita dalla Volvo. Interamente inedita, eppure fortemente legata ai valori di quasi un secolo di storia

Può sembrare insolito, che in una sezione in cui si parla di Heritage trattiamo di un’auto nuova; anzi, addirittura futura, visto che ancora non è arrivata dai concessionari. Eppure c’è una connessione non solo logica ma sostanziale, in questa scelta. L’Heritage non è infatti una narrazione nostalgica del passato, ma l’insieme dei valori che hanno costruito la reputazione e l’identità di un marchio. È quella parte di ieri che è arrivata a oggi per affrontare il domani in modo adeguato ai tempi, senza perdere il contatto con ciò che la Volvo è stata e che vorrà essere. Dunque, senza la PV444 (tanto per citare una compatta del passato) non ci potrebbe essere la EX30, che è la più piccola Suv mai costruita dalla Volvo. E senza la EX30 la PV444 sarebbe solo un souvenir, ancorché piacevole, di un glorioso passato.



Tra i primi commenti apparsi sulla stampa internazionale a proposito della EX30 ce n’è uno che ci è parso particolarmente significativo: “Se anche le togliessero i marchietti, si capirebbe che è una Volvo”. È la dimostrazione che le Volvo hanno un loro percorso di riconoscibilità, e che l’esperienza maturata con la XC40 prima e la EX90 poi è stata trasferita in una taglia inedita per le Suv della marca (è 21 cm più corta della XC40). Puro design scandinavo — funzionale, personale e minimalista — e tanta sostanza Volvo a iniziare dall’attenzione alla sicurezza. Che si esprime, ad esempio, con un inedito sistema di allarme che, in caso di apertura di una porta, avvisa con segnali visivi e sonori del sopraggiungere di un ciclista o un altro utente della strada: è parte della nuova Safe Space Technology.



Lino intrecciato, denim e plastica riciclati, misto lana ottenuto in larga misura con poliestere di recupero, olio di pino. La lista dei materiali con cui sono realizzati gli interni della EX30 è sorprendentemente innovativa e coraggiosa. Punta infatti sulla più assoluta sostenibilità, uno dei cardini dell’impegno Volvo per gli anni a venire, che si esprime anche — e soprattutto — con l’alimentazione totalmente elettrica. Assolutamente straordinario il valore impronta della CO2 riferito all’intero ciclo di vita della vettura: saranno infatti meno di 30 le tonnellate di anidride carbonica emesse dall’inizio della produzione fino a 200mila chilometri di effettiva percorrenza su strada. Lo stile, la centralità della persona, l’ambiente. Cosa c’è di più Volvo di tutto questo insieme?

Il minimalismo del design scandinavo trova nella EX30 la sua massima espressione. L'infotainment, gestito con uno schermo centrale da 12”3, sfrutta l’operatività Google iniziando da Maps e Assistant e proseguendo con le applicazioni disponibili su Play Store. Non mancano la connessione 5G, la connettività wireless per Apple CarPlay e gli aggiornamenti di sistema over-the-air. Questo centro di controllo visuale non si limita però a telefono, navigazione e climatizzazione: nella parte superiore, lo schermo riporta infatti le indicazioni di viaggio (velocità, autonomia, chilometraggio) abitualmente concentrate dietro il volante. Come già sulla EX90, non esiste un selettore centrale per la trasmissione: le funzioni vengono comandate da una levetta sul piantone. Un recupero di una disposizione del passato (il cambio al volante) in una vettura protesa al futuro. È solo un dettaglio, ma è un ponte tra quello che eravamo e quello che saremo.



Crescere sempre, non fermarsi mai: la EX30 è stata appena svelata e già la Volvo ha indicato lo stile della prima variante, la Cross Country, che prossimamente continuerà un’altra tradizione di lungo corso della marca, quella delle vetture con assetto rialzato e immagine orientata al mondo off-road. Come anticipa questo sketch, sarà subito riconoscibile per le ruote alte e i cerchi in lega di colore scuro con pneumatici dedicati e tassellati, ideali per fondi a limitata aderenza. Ennesimo elemento chiave della trasformazione, l’aggiunta di protezioni in plastica su paraurti e fiancate, abbinati a piastre in metallo sotto i paracolpi, davanti e dietro, e portaoggetti sul padiglione. Per la Volvo e per chi la sceglie l’avventura non finisce mai…