Volvo | MILO MANARA | Il nome della rosa di Umberto Eco

La mostra espone le tavole del volume di Milo Manara “Il nome della rosa” di Umberto Eco. Inaugu-razione alla presenza dell’artista, in dialogo musicale con il Maestro Nicola Piovani.

Giovedì 27 novembre, ore 18.

Inaugurazione alla presenza dell’artista, in dialogo musicale con il Maestro Nicola Piovani.

La mostra espone le tavole del volume di Milo Manara, pubblicata da Oblomov Edizioni, “Il nome della rosa” di Umberto Eco. Un adattamento fedele che si estende nella libertà del disegno. Un Me-dioevo ereditato nel pensiero come buio che si anima nei disegni, trasformato da una fantasia febbri-le, con i volti pensierosi dei monaci che sembrano scolpiti nella pietra, i paesaggi innevati, le visioni oniriche popolate di demoni.

Da una parte Umberto Eco, il semiologo, romanziere e filosofo che nel 1980 trasformò il Medioevo in un enigma metafisico e narrativo. Dall’altra Milo Manara, il disegnatore che ha fatto dell’erotismo una forma d’arte, uno sguardo sul desiderio e sulla libertà.

È raro che due maestri così diversi si sfiorino davvero. Eppure è successo di più.

In esposizione, saranno le tavole del primo volume, pubblicato da Oblomov Edizioni e diventato un caso editoriale internazionale, insieme a sette tavole inedite che anticipano il secondo volume, in uscita il 28 novembre.

L’esposizione assume un significato particolare perché cade in occasione dei 45 anni dall’uscita del celebre romanzo di Umberto Eco, e tra i festeggiamenti degli 80 anni di Milo Manara, offrendo al pubblico l’opportunità di rileggere l’opera in una nuova chiave visiva.

In occasione della inaugurazione, Milo Manara sarà presente in uno speciale dialogo musicale con il M.o Nicola Piovani.

A cura di Elisabetta Sgarbi. Progetto di allestimento Luca Volpatti.

Il catalogo della mostra è curato dalla Fondazione Elisabetta Sgarbi.

Fino al 15.01.26

Bio:
Milo Manara, classe 1945, debutta alla fine degli anni ‘60 come autore di storie erotico-poliziesche. Negli anni ’70 collabora con il "Corriere dei Ragazzi" ed altre numerose riviste a fu-metti del periodo. Nel 1978 è la (s)volta di Giuseppe Bergman, primo personaggio di grande successo ideato, sceneggiato e disegnato da Manara. Nei primi anni ‘80 crea Il Gioco, storia che gli procura il successo a livello mondiale. Su testi di Hugo Pratt disegna Tutto ricominciò con un’estate indiana, ed El Gaucho. È il periodo in cui crea l’iconica Miele, protagonista de Il profu-mo dell’invisibile e Candid Camera. Su sceneggiatura di Federico Fellini, con cui collabora dal 1987, crea due storie a fumetti: Viaggio a Tulum seguita da Il viaggio di G. Mastorna detto Fer-net. Fa seguito la trasposizione fumettistica di tre classici della letteratura: Gulliveriana, Kamasu-tra, L’asino d’oro. Nel 2009 Marvel Comics gli commissiona, in coppia con Chris Claremont, una storia degli X-Men tutta al femminile, X-Men: Ragazze in fuga. Collabora anche con Neil Gaiman per la DC Comics. Dal 2000 Manara lavora al progetto Il pittore e la modella. Su testi di Alejandro Jodorowsky disegna un fumetto su I Borgia. Nel 2015, per Panini Comics, pubblica La Tavolozza e la spada, primo di due volumi dedicati alla vita del Caravaggio, seguito da La Grazia, pubblicato a febbraio 2019, anno in cui festeggia cinquant’anni di carriera professionale. Per l’occasione, il Festival de la Bande Dessinée di Angoulême gli ha tributato per la prima volta una grande retrospettiva, nel corso della 46° edizione di quello che è l’appuntamento dedicato al fu-metto più importante d’Europa. Ad aprile 2023 ha pubblicato per La Nave di Teseo/Oblomov il primo volume dell’adattamento a fumetti de Il Nome della Rosa di Umberto Eco. A novembre 2025 uscirà il secondo, conclusivo volume.

Photo: Simone Florena

Nicola Piovani (1946) è un pianista, compositore e direttore d’orchestra italiano. Musicista poliedri-co, ha espresso la sua creatività in diversi generi musicali. Comincia a comporre professionalmente a 22 anni. Oltre 250 colonne sonore (tra gli altri per Bellocchio, i Taviani, Monicelli, Moretti, Benigni, Fel-lini); oltre 150 musiche di scena (tra gli altri per, Carlo Cecchi, Luca De Filippo, Maurizio Scaparro, Vit-torio Gassman); due commedie musicali: Concha Bonita (a Parigi) e I sette re di Roma (al Sistina); canzoni: dopo i due album con Fabrizio De André (all’inizio degli anni Settanta) in seguito compone numerose canzoni alcune delle quali raccolte nel CD Piovani cantabile; teatro musicale: le cantate del Fiore e del Buffo, uno Stabat Mather (La Pietà) il Sangue e la Parola (il testo è tratto da le Eumenidi di Eschilo e dalla Costituzione Italiana) Padre Cicogna (da un poemetto di Eduardo De Filippo); musica da concerto: Reflex per due pianoforti, Carme (tratto dal Carme a Lesbia di Catullo); Cyberknife (Rap-sodia per clarinetto e orchestra); Sinfonia delle Stagioni; due Opere Liriche: Amorosa Presenza e Il Labirinto di Creta da lui dirette: la prima al Teatro G. Verdi di Trieste, la seconda al Teatro Petruzzelli di Bari. Premio Oscar per la colonna sonora del film La vita è bella, ha ricevuto anche 4 David di Donatel-lo, 2 Ciak d’Oro, 5 Nastri d’Argento, 2 Globi d’Oro, un Globo d’Oro alla carriera, 2 Maschere del Teatro, il Sound Stars Award alla carriera. Presso La nave di Teseo ha pubblicato La musica è pericolosa (2024).

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